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ANSA – ROMA, 23 LUG – Il nuovo presidente di Fimaa, Santino Taverna, promuove il taglio delle tasse sulla casa annunciato dal premier Renzi e rilancia con la richiesta di un taglio della spesa pubblica italiana. “Ammesso che non si tratti solo di uno slogan – spiega Taverna – l’abolizione di una tassa che grava sull’80% delle famiglie italiane proprietarie di abitazione, unita al più volte annunciato riordine delle tasse immobiliari sotto un unica Local tax, potrebbe ridare fiducia a chi vuole investire nel mattone”. “Per rimettere in moto il settore – aggiunge il neo presidente di Fimaa – ci vogliono però misure di ben altro tipo, una su tutte il taglio della spesa pubblica italiana”. ANSA.

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l Sole 24 Ore, 15 luglio 2015 – L’emergenza sfratti non è il solo motivo di preoccupazione del mercato degli affitti in Italia. A fronte di una fascia debole che viene estromessa dall’abitazione per una vasta serie di ragioni, emerge negli ultimi tempi un fenomeno altrettanto vasto: quello delle disdette unilaterali da parte degli inquilini. Fenomeno che il network Solo Affitti ha monitorato e misurato, con una serie di risultati interessanti. Primo fra tutti, la conferma di un nuovo grande potere degli inquilini referenziati, in grado di condurre il gioco degli affitti anziché limitarsi ad accettare le condizioni dei proprietari. Ma andiamo con ordine.

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Il Sole 24 Ore, 14 luglio 2015 – Meno selettività delle banche nella concessione dei mutui e miglioramento delle condizioni praticate alle famiglie. È il quadro che emerge dal panorama creditizio italiano secondo Bankitalia Bank Lending Survey. Mentre continua il boom della domanda rilevata da Crif e i dati positivi provenieni dall’ Abi.

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ANSA – ROMA, 13 LUG – Ci sono segnali di risveglio per la casa con l’aumento delle compravendite dello 0,8% nei primi mesi del 2015 e l’aumento dei mutui del 35% nel primo trimestre. E’ quanto emerge dall’Osservatorio congiunturale dell’Ance che punta il dito, però, sulle tasse ”ancora alte”. Nel 2014 il gettito sugli immobili è aumenta di 3,8 miliardi ed è più che raddoppiato dal 2011 +143,5%. ”Per tornare a crescere ci vogliono investimenti e una riduzione delle tasse sulla casa”, dice il presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti. L’associazione propone, in particolare, la parziale detassazione degli acquisti di abitazioni nuove in classe energetica elevata da cui stima possibili maggiori entrate per lo Stato di circa 628 milioni. I costruttori ipotizzano, infatti, sconti fiscali per gli acquirenti di circa 104,9 milioni su 20 mila abitazioni con un valore medio di 200 mila euro, che genererebbero ricavi di 4 miliardi per le imprese. Se almeno un miliardo di questi fosse reinvestito per nuove iniziative residenziali con prestazioni energetiche elevate, gli effetti positivi sul gettito sarebbero di 733 milioni da cui un saldo positivo tra costi e benefici di circa 628 milioni.ANSA.

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